Simone Fornasari muove i suoi primi passi e cresce nella scena musicale emiliana insieme al produttore e amico fraterno Giancarlo Boselli e al complice di sempre Massimo Carlotti.
Nel 2008 nasce il primo progetto musicale: l’ep “E comunque la vita è tutta un’altra cosa”, in cui spicca Sottovoce. Il singolo risveglia l’attenzione della superstation Radio Bruno che premia il cantautore come miglior artista emergente e gli permette di calcare i primi palchi in apertura ad artisti del calibro di Fabrizio Moro, Stadio, Ron, Nina Zilli, Nomadi, Marco Mengoni.
Nel 2010 pubblica l’album “Momentaneamente in equilibrio”, a cui seguono i primi riconoscimenti prestigiosi: ritira al Teatro Piccinni di Bari il Premio Nazionale Mimmo Bucci ed è tra i protagonisti del Premio Milo 2014 – Voce del Mediterraneo, ideato e voluto, da Franco Battiato e Red Ronnie.
Nel 2014 entra a far parte della Nazionale Italiana Cantanti e, l’anno successivo, esce l’album “Tutto bene grazie”. Il singolo Sempre sei debutta, in occasione della partita del cuore, allo Juventus Stadium di Torino.
Nell’estate del 2016 prende parte alla XXI Edizione del Premio Lunezia, uno dei più autorevoli in Italia per la canzone d’autore, classificandosi al secondo posto con il brano Sempre sei.
Nel 2017 è finalista al Premio Bologna Musica d’Autore e, nel 2018, viene premiato a Casa Sanremo, durante il Festival della canzone italiana, con la targa Menzione Club Tenco per la Rassegna Musica Contro le Mafie, grazie al singolo Un mondo che abbaglia.
Dopo più di due anni di silenzio, lavoro e ricerca, tra il 2019 ed il 2020 escono prima l’album “…” e successivamente l’ep “Che poi” che tracciano in modo netto e deciso l’inizio di un nuovo percorso del cantautore.